Paris

Paris, FR
di Alessandro Donada

Foto: Alessandro Donada

Sommario

3 pro:

  • Parigi è il cuore del sistema educativo francese, con le sue decine di università, Grands Ecoles, istituti di ricerca e musei.
  • Arte e cultura: è il cuore culturale ed artistico della Francia, con opere d’arte da tutto il mondo
  • Metropoli: ogni giorno potrete scoprire qualcosa di nuovo ed inaspettato

3 contro:

  • Caotica: tra i dodici milioni di abitanti dell’area urbana e gli oltre trenta milioni di visitatori all’anno, c’é il rischio di diventare leggermente misantropi…
  • Cara: affitti e costo della vita: molto alti, soprattutto per uno studente di dottorato.
  • Lingua: dovete imparare il francese, l’inglese lo parlano in pochi e male

3 cose da fare assolutamente

  • Fête de la Musique: il primo giorno di estate musica ad ogni angolo rigorosamente gratuita
  • Passeggiare sul lungo Senna durante l’estate, al tramonto.
  • I locali del Canal St. martin, lontani dai turisti.

Condizioni lavorative

Se avete deciso di conseguire un dottorato di ricerca a Parigi, congratulazioni! Per i prossimi tre anni (almeno) sarete nell’invidiabile posizione di studente-lavoratore: questo perché la Francia garantisce, ad ogni studente di dottorato con una borsa di finanziamento, uno statuto di lavoratore a tutti gli effetti, quindi contributi da pagare, assegno di disoccupazione e contributi pensionistici da versare. Sarete inquadrati come dipendenti dell’università a cui la vostra scuola di dottorato fa riferimento. Per poter accedere ad una scuola di dottorato, è necessario dimostrare di aver ottenuto un titolo di studio equivalente ad una laurea magistrale, ma la parte più complicata consiste nell’ottenimento di un finanziamento: esiste un numero limitato di finanziamenti statali e la selezione è direttamente gestita dalle varie scuole di dottorato. In alternativa, è possibile ottenere dei finanziamenti privati da parte di associazioni di sostegno alla ricerca. Infine, esiste un numero molto ristretto di borse riservate a progetti di alternanza università-industria (le famigerate borse CIFRE).

Sebbene tre anni sia la durata prevista ufficialmente, un numero consistente di dottorandi impiega dai 6 mesi ai due anni in più: ogni scuola di dottorato ha una politica differente in materia, con le hard sciences in testa per ridurre al massimo i prolungamenti di tesi. Il problema maggiore rimane la ricerca di un finanziamento per questo tempo extra, in quanto soltanto entità private o i fondi delle unità di ricerca a cui sarete affiliati possono provvedere a questo tipo di finanziamenti.

In generale, i contratti di dottorato prevedono la partecipazione a tempo pieno ad un progetto di ricerca, ma è anche possibile partecipare ad attività secondarie (insegnamento in università o attività di divulgazione scientifica), il che incide sul salario finale di dottorato: in breve, uno studente di dottorato guadagna tra i 1400 ed i 1800 euro netti al mese. Oltre ai contributi mensili, ogni cittadino in Francia è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi: se si ha solo il salario di dottorato come fonte di reddito, con l’attuale sistema contributivo, si paga intorno ai 400-500 euro all’anno. Considerate anche l’iscrizione all’università: in quanto lavoratori-studenti, siete tenuti a pagare l’iscrizione annuale (intorno ai 400 euro).

Infine, gli stipendi in Francia per il settore pubblico sono pagati esclusivamente mediante versamento bancario a favore di un conto francese, per cui cercate di creare un conto bancario il più rapidamente possibile. In ogni caso, vi servirà in seguito per poter affittare un appartamento, firmare un contratto per un numero di telefono, abbonamento elettricità/gas e rimborsi per le spese sanitarie.

Assistenza sanitaria

L’assistenza sanitaria francese si basa su un sistema complesso di assistenza pubblica e privata. In poche parole, il sistema francese si basa sul rimborso delle spese mediche sostenute da parte della Securité Sociale (pubblica) o di una Mutuelle (una mutua privata). Una volta iscritti ad una scuola di dottorato, sarete autorizzati ad ottenere un numero di Securité Sociale e la famosa Carte Vitale, da presentare ogni volta vi troviate ad avere bisogno di un professionista della salute (ospedale, farmacia, medico privato).

Trasporti

Muoversi a Parigi con i mezzi pubblici non è affatto difficile: 16 linee di metropolitana indipendenti, 10 linee di tram, 7 treni regionali (Transilien), 5 treni metropolitani (le famigerate RER) e più di 300 linee diverse di bus metropolitani garantiscono un trasferimento agevole da una parte all’altra della città ed oltre. In aggiunta, bike e car sharing sono diventati sempre più diffusi e accessibili (un esempio su tutti il Velib’), aggiungendo altre opzioni per chi preferisce evitare la calca dei mezzi pubblici. La chiave per usufruire appieno del sistema di trasporto pubblico è l’abbonamento Pass Navigo: una smart card su cui è possibile caricare l’abbonamento scelto (mensile o settimanale) ed accedere a qualsiasi mezzo di trasporto all’interno dell’Île de France. Il prezzo è assolutamente competitivo: 75 euro al mese. Da notare che, in quanto studente e di età inferiore ai 27 anni, è possibile accedere all’offerta Imagine R, che garantisce un prezzo per l’abbonamento annuale dimezzato (350 euro all’anno).

Infine, la posizione geografica di Parigi le permette di essere un hub per poter viaggiare in Europa ed oltre: i due aeroporti metropolitani (Roissy-Charles de Gaulle e Orly), più l’aeroporto di Beauvais (100 km di distanza), garantiscono collegamenti con tutti i maggiori aeroporti italiani ed europei. Le quattro grandi stazioni TGV (Gare de Lyon, Gare de l’Est, Gare du Nord e Gare de Montparnasse) garantiscono una alternativa competitiva ai voli domestici.

Immobiliare

Forse una delle sfide più grandi che si possano incontrare, in quanto studente di dottorato straniero, è la ricerca di un appartamento: Parigi vanta una delle densità abitative più elevate del mondo (21 mila abitanti per km²), quasi un quinto dell’intera popolazione francese risiede nella regione parigina ed oltre la metà degli abitanti è in affitto, per cui è normale impiegare diverso tempo prima di trovare un alloggio soddisfacente. A titolo di esempio, l’affitto di uno studio di una ventina di metri quadri, in un quartiere periferico (XII, XIII, XIV, XVIII e XIX arrondissement), è generalmente compreso tra i 650 e gli 800 euro al mese. Il prezzo può ridursi di qualche centinaia di euro nella periferia immediatamente adiacente alla città (la Banlieu), ma in ogni caso gli affitti restano elevati, se paragonati al resto della Francia.

La combinazione esplosiva di domanda elevata ed offerta ridotta ha creato una situazione molto complessa e particolarmente svantaggiosa per gli studenti stranieri, dato che i proprietari richiedono, di routine, la presentazione di una serie di garanzie difficili da fornire se si è studenti: oltre alla presentazione di almeno un paio di buste paga (il che presuppone che si stia già lavorando da qualche tempo a Parigi), è necessario dimostrare di avere un salario sufficiente a coprire largamente le spese di affitto previste (da due a tre volte l’affitto). Inoltre, è normale richiedere un soggetto esterno risiedente in Francia quale garante in caso di insolvenza o, in alternativa, una fideiussione bancaria. Ne risulta che è generalmente difficile ottenere un contratto di affitto direttamente da un privato; è quindi possibile farsi rappresentare da un’agenzia immobiliare, dietro pagamento di un onorario, la quale si propone come intermediario durante la trattativa con il proprietario e per tutta la durata del contratto. Non è infrequente il caso di abusi da parte dei proprietari e delle agenzie immobiliari, per cui è possibile avvalersi di patronati e dell’ANIL (Agence National pour l’Information sur le Logement) per consulenze specialistiche.

Generalmente, una volta firmato un contratto di affitto, è possibile fare domanda per un contributo statale presso la CAF (Caisse d’Allocations Familiales). In alternativa, esistono degli alloggi riservati agli studenti di dottorato, messi a disposizione dal CROUS (l’ente parigino per il Diritto allo Studio), o dalla Cité Universitaire, un campus di oltre dodicimila studenti e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

Infine, ogni anno è prevista una tassa di residenza (taxe d’habitation) a carico del locatario, variabile a seconda del comune/quartiere di residenza ed inclusiva del canone audiotelevisivo.

Spesa

Il costo della vita a Parigi è più alto rispetto al resto della Francia, circa il 15% più alto. Esistono tuttavia delle soluzioni semplici e pratiche per ridurre il costo della vostra spesa: il primo è cercare gli innumerevoli mercati e mercatini presenti in ogni arrondissement, dove è possibile procurarsi alimentari, frutta e verdura di buona qualità, ad un prezzo inferiore rispetto ai supermercati classici (Carrefour, Monoprix e Franprix sono i più diffusi in città). Se abitate in banlieu, è sempre più frequente la creazione di gruppi di acquisto, i quali possono comprare degli interi panieri di frutta, verdura e carne dai vari produttori agricoli della regione. Qualora vi venisse nostalgia di casa, o siate curiosi di imparare la cucina etnica asiatica, è molto semplice trovare negozi di alimentari (épiceries) con i prodotti ingredienti tipici di decine di regioni del mondo.

Attrazioni

Esaurire in poche righe l’interminabile elenco di attrazioni parigine è impresa ardua, se non impossibile. Il consiglio, dopo qualche anno a Parigi, è proprio di evitare i grandi classici (Notre Dame, Champs-Élysées e compagnia) e lasciarsi guidare dall’istinto, o dal caso. Ogni quartiere di Parigi ha la sua identità, che lo differenzia dagli altri: all’oramai gentrified Marais ed alla hipster Belleville si possono contrapporre piccoli villaggi come la Butte aux Cailles o i grandi palazzi attorno alla Bibliotèque Nationale de France. Esplorarli tutti vi prenderà dei mesi!

Non è un mistero che i migliori chef del mondo abbiano studiato per qualche tempo a Parigi: i suoi abitanti amano il cibo e il bere di qualità, da qualunque parte del mondo essi vengano. Se il beltempo è dalla vostra parte, potete approfittare del dehor (per i francesi, un locale non è tale se non ha un dehor!) per uno speziatissimo thai nel XIII arrondissement, un gustoso burger nel Marais o un Entrecôte nei pressi della tour Montparnasse. Menzione speciale per i ristoranti italiani: pasta e pizza si trovano al ristorante, ma non aspettatevi dei prezzi paragonabili a quelli di casa…io vi ho avvertiti!

Parigi è città d’arte, ma anche teatro di grandi manifestazioni sportive: almeno quattro stadi sono da menzionare per la loro importanza nazionale ed internazionale. Il primo è lo Stade De France, presso Saint-Denis: oltre ad essere la sede dei match internazionali delle nazionali di calcio e di rugby, diverse grandi star si sono esibite sul suo prato durante l’estate. Gli altri grandi stadi della capitale sono il Parc des Princes e l’adiacente Stade Jean Bouin, rispettivamente casa del Paris Saint-Germain di calcio e dello Stade Français di rugby. Infine, il nuovissimo stadio della Defense, l’Arena U, disegnata appositamente per ospitare eventi diversi dai match di rugby della squadra di casa, il Racing 92, ed inaugurata a fine 2017 dai Rolling Stones. Ma se non siete fan degli sport di squadra, non disperatevi: Parigi ospita l’arena del Roland Garros, nell’elegante XVI arrondissement, seconda tappa del Grand Slam e l’unica tappa giocata sulla terra rossa, un vero tempio per gli amanti del tennis. Inoltre, la passerella finale del Tour de France, con la successiva incoronazione del vincitore, si svolgono proprio sugli Champs-Élysées.

Infine, le riduzioni per studenti, per biglietti di musei, teatri e cinema, possono arrivare fino alla metà del prezzo intero, per cui non dimenticate mai di portare con voi la tessera studenti!

Beyond Paris – Île de France e dintorni

Se siete stufi di Parigi e dei suoi ritmi, non c’è nessun problema: a parte l’iconica reggia di Versailles, esistono diverse altre opzioni per un week-end fuori porta: il parc de Sceaux, a sud di Parigi (la RER B ha una fermata dedicata) è una bellissima opzione per un pic-nic lontano dal traffico ed immerso nel verde. In alternativa, potete visitare la cittadina di Chantilly, famosa per il suo castello (contenente una stupenda biblioteca ed una quantità enorme di dipinti, dal XV al XVIII secolo) e per l’omonima crema pasticciera. Infine, ad Enghien-les-Bains potrete trovare l’unica stazione termale della regione.

Oltre all’île de France, potete facilmente raggiungere le spiagge della Normandia e le famose stazioni balneari di Deauville, Mont Saint-Michel e Saint-Malo.

Buon viaggio!

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